Sono iniziati i lavori del primo stralcio di riqualificazione del laghetto di Modena, che dovranno concludersi entro il 30 giugno. Nel frattempo, proseguono le iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza e del quartiere al progetto. In primis, il 28 maggio alle 21, nel parco del Laghetto, il cantastorie Marco Bertarini si esibirà in ‘Parole al profumo di stelle’, uno spettacolo all’aperto e sotto le stelle adatto anche ai più piccoli.

E’ poi online il questionario relativo al Progetto Partecipa che è stato lanciato il 4 marzo scorso presso la Polisportiva di Modena Est. Ti invitiamo a compilare il questionario cliccando il bottone sotto o direttamente a questo link:

https://unicapi.limesurvey.net/156589?lang=it

per fornire un contributo al processo di riqualificazione dell’area del Parco del Laghetto.

 

Qui puoi scaricare il Calendario eventi progetto Partecipa

Esplora le nuove frontiere della moda ecosostenibile martedì 28 maggio al Major Tom, cortile del banano, via Francesco Selmi 67, Modena, alle ore 19.00. Promosso da Pianeta, l’evento vede la partecipazione di Laura Ferrari di Pianeta, Arianna De Biasi di Dress ECOde, Gaia Schiavetti di ReStyled by G, e Federica Bergonzini e Ilenia Ghità di Attacca Bottone. L’ingresso è libero, ma i posti sono limitati. Porta con te una t-shirt o un capo che non usi più per il nostro RE-FASHION AND UPCYCLING CORNER. Un ringraziamento speciale alla nostra socia di Pianeta, Giulia D’Alessandro, per il coordinamento dell’evento.

Sentirsi protagonisti del cambiamento è l’ambizioso obiettivo di questo evento, che vede la partecipazione di diverse figure impegnate per la moda ecosostenibile. Durante l’aperitivo, sarà allestito un corner per consigli di re-fashion e upcycling: da qui l’invito a portare con sé una t-shirt o un altro capo che non si usa più. L’evento è pensato per guidare i partecipanti alla scoperta non solo dell’impatto sociale e ambientale dei capi che indossiamo ogni giorno, ma anche delle nuove frontiere del mondo della moda.

Acquistiamo il 60% in più di indumenti rispetto al 2000 e li conserviamo per circa la metà del tempo, a discapito dell’ambiente anche e non solo in termini di rifiuti tessili. Se allunghiamo di 9 mesi la vita attiva di un capo di abbigliamento, riduciamo in modo significativo rifiuti ed emissioni di carbonio (tra il 20% e il 30%)”, afferma Arianna De Biasi, esperta di moda sostenibile. “Recuperare e rimodernare vestiti poco o non utilizzati è virtuoso, divertente e in questo momento più alla moda che mai. È quello che i partecipanti all’evento di Pianeta vedranno da vicino, tra capi che provengono dalle passerelle e indumenti che porteranno con loro per renderli attuali e indossarli ancora piacevolmente”, spiega Laura Ferrari di Pianeta.

L’ingresso è libero, ma i posti sono limitati fino ad esaurimento. Questa è una nuova occasione per Modena di esplorare una moda che sia più sostenibile e non per questo meno fashion.

Il 16 maggio, a partire dalle 18.30, si svolto al Cortile del Leccio a Modena l’evento “Intelligenza Ambientale: La tecnologia salverà il pianeta?”, organizzato da Pianeta nell’ambito del progetto Modena per il Clima – Erbacce. L’evento è stato un grande successo avendo previsto la partecipazione di oltre 100 persone, tra cui molti giovani, studenti, esperti e accademici.

L’evento ha ospitato una tavola rotonda con interventi di ospiti e relatori di fama internazionali quali Sabina Leonelli (Professoressa di Filosofia e Storia della Scienza e Tecnologia presso l’Università di Exeter e la Library of Congress USA, direttrice di Egenis e dell’Ethical Data Initiative e Advisor di Pianeta), Fabio Ferrari (fondatore e CEO di Ammagamma, azienda leader in campo IA di Modena), Lara Maistrello (Professoressa Associata di Entomologia generale ed applicata, Dipartimento di Scienze della Vita, Centro BIOGEST-SITEIA, Università di Modena e Reggio Emilia) e Simone Calderare (Unimore).

A moderare l’evento è stata Laura Ferrari (socia di Pianeta e Policy Expert nell’ambito IA, impegnata per The Good Lobby nel coordinamento delle organizzazioni della società civile italiane che si occupano di diritti digitali), con un’introduzione di Stefano Rimini (Social Policy Expert, EU Climate Pact Ambassador e Fondatore di Pianeta). L’evento si è proposto di esplorare i legami tra intelligenza artificiale e natura, ponendosi l’interrogativo su come la tecnologia possa contribuire a mitigare, o al contrario aggravare, i problemi ambientali e le disuguaglianze sociali. Al centro della discussione sono stati l’impatto delle nuove tecnologie sui cambiamenti climatici e il rapporto tra accesso al digitale e l’esclusione sociale.

L’incontro, che si è concluso con un aperitivo e musica dal vivo fino alle 21.30, ha generato spunti molto interessanti dalla tavola rotonda, dimostrando l’importanza di un dibattito continuo su questi temi: dall’impatto dell’Intelligenza Artificiale e della digitalizzazione sull’ambiente fino ai processi di consultazione e partecipazione nel disegnare servizi pubblici con le nuove tecnologie. ‘Intelligenza Ambientale’ è il modo con cui Pianeta ritiene sia necessario riequilibrare l’uso delle tecnologie verso una dimensione più sociale e accessibile.
L’iniziativa ha messo soprattutto in evidenza come la tecnologia possa sia contribuire a risolvere problemi ambientali, ma anche peggiorare le disuguaglianze sociali.

L’evento ha rappresentato l’ultima tavola rotonda del progetto “Modena per il Clima” (Erbacce), capofilato dall’Associazione Pianeta e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando 2023 per il sostegno di progetti di rilevanza locale promossi da organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale. Il progetto coinvolge anche le associazioni “Ciclofficina Popolare di Modena”, “Città Futura” e “GVC”, e Modena Sobborghi, presente con un banchetto allestito nella sala della tavola rotonda.

Grande successo al Parco della Creatività di Modena, lo scorso giovedì 10 maggio, per la presentazione dell’installazione multimediale “Malerba: La tecnologia salverà il pianeta?”.

L’opera, prodotta da Artisti Drama insieme a Quiet Ensemble, rappresenta un sistema di “lettura” dello sviluppo di una pianta mediante l’intelligenza artificiale. Nello specifico, si tratta di un braccio robotico che è stato posizionato a ridosso della malerba, armato di una videocamera che la riprendeva. Il video veniva processato in tempo reale, trasformando la malerba in un’altra pianta estinta o in via di estinzione.

Robot con AI (Intelligenza Artificiale)

L’installazione ha consentito di evocare un’atmosfera distopica, un futuro in cui la tecnologia controlla e monitora persino gli elementi naturali, delineando una chiara distinzione tra la vita umana e quella meccanica, priva di natura. In questo modo, è stato possibile dar vita ad una riflessione sull’impatto che può avere l’intelligenza artificiale nella raffigurazione dell’ambito vegetale intorno all’uomo e su come la tecnologia possa contribuire a mitigare – o al contrario aggravare – i problemi ambientali e quindi le disuguaglianze sociali.

All’evento hanno partecipato circa 80 persone, stupite dall’intervento dell’intelligenza artificiale sulla natura, avvenuto proprio davanti ai loro occhi.

La presentazione dell’istallazione è stata preceduta da un incontro tra l’artista e un gruppo di ragazzi a cui è stato presentato l’impatto delle tecnologie in ambito artistico e ambientale, quale strumento per mettere in luce aspetti significativi di lettura dell’intervento umano sull’ambiente. L’opera ha generato curiosità e domande poste direttamente all’artista.

L’installazione Malerba è stata realizzata nell’ambito del progetto “Modena per il Clima (Erbacce)”, capofilato dall’Associazione Pianeta e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna tramite il bando 2023 per il sostegno di progetti di rilevanza locale promossi da organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale.

Il progetto coinvolge anche le associazioni ‘Ciclofficina Popolare di Modena’Città Futura e GVC.

Si svolgerà giovedì 16 maggio a partire della 18:30 presso il Cortile del Leccio (Via Francesco Selmi 67) a Modena, la Tavola Rotonda: Intelligenza ambientale.  La tecnologia salverà il pianeta?

L’evento, organizzato dalla Associazione Pianeta, si inserisce nell’ambito del progetto Modena per il Clima – Erbacce finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali attraverso un bando della Regione Emilia-Romagna per progetti di rilevanza locale. Pianeta è da sempre impegnata a promuovere il benessere delle persone in connessione a un ambiente più sano, obiettivo anche di questo progetto promosso insieme a Modena Sobborghi e alle associazioni ‘Ciclofficina Popolare di Modena’, Città Futura e GVC.

L’evento si propone di esplorare i legami tra intelligenza artificiale e natura, ponendosi l’interrogativo su come la tecnologia possa contribuire a mitigare – o al contrario possa aggravare – i problemi ambientali e quindi le disuguaglianze sociali: l’impatto delle nuove tecnologie sui cambiamenti climatici, ma anche il rapporto tra accesso al digitale e l’esclusione sociale, saranno al centro dell’iniziativa.  Verranno considerati quindi diversi punti di vista, indagando sulle reali dimensioni dell’impatto della tecnologia sull’ambiente e sulle disuguaglianze.

L’evento prevede un aperitivo per i partecipanti alle 18:30 e l’inizio del dibattito alle 19:15 con i saluti introduttivi di Stefano Rimini, Social Policy Expert, EU Climat Pact Ambassador e Presidente di Pianeta.

I lavori saranno moderati dal Laura Ferrari, Policy Expert in ambito lA per The Good Lobby, Socia di Pianeta.

I relatori saranno i seguenti:

Sabina Leonelli, docente di Filosofia e Storia della Scienza nonché Direttrice del Centro di Studi sulle Scienze della Vita di Exeter (Egenis), advisor di Pianeta.

Fabio Ferrari, fondatore e CEO di Ammagamma, azienda leader in campo IA di Modena

Lara Maistrello, Prof. ssa Associata di Entomologia generale ed applicata, Dipartimento di Scienze della Vita, Centro BIOGEST-SITEIA, Università di Modena e Reggio Emilia.

Simone Calderara Prof. Ordinario di Machine e Deep Learning e Referente AIAcademy UNIMORE

 

L’incontro terminerà intorno alle 20:30 con una esibizione musicale dal vivo.

 

 

Sabato 4 maggio si è tenuta la camminata sul vecchio Naviglio, parte del progetto ERBACCE, che ha visto la partecipazione attiva di scuole e residenti del quartiere in una passeggiata storica ed educativa dal Palazzo Ducale fino al Parco XXII Aprile. La camminata era parte dell’evento “Facciamo noi la Differenza – Scuola e quartiere uniti per l’ambiente”, che ha visto una numerosissima partecipazione di associazioni, scuole, ragazzi, famiglie e semplici cittadini.

La camminata, guidata da Danilo Bertani degli Amici della Darsena, affiancati da Pianeta, ha offerto ai partecipanti l’opportunità di riscoprire i vecchi corsi d’acqua di Modena, un tuffo nella storia idrografica della città. Il percorso lungo il Vecchio Naviglio è stato un viaggio attraverso il tempo, con spiegazioni dettagliate sui cambiamenti del paesaggio urbano e naturale che hanno plasmato la Modena moderna.

Arrivati al Parco XXII Aprile, i partecipanti sono stati accolti da Laura Ferrari, socia di Pianeta, che ha introdotto una visita guidata ai pannelli espositivi presso la parrocchia di San Giovanni Evangelista. Questi pannelli illustrano la trasformazione di Modena da “città sull’acqua”, famosa per i suoi canali, e del Parco stesso, una volta sede del giardino della Villa Pentetorri — la reggia estiva dei duchi di Modena progettata nel 1652 dall’architetto Vigarani, luogo di crescita dell’ultima regina cattolica d’Inghilterra, Mary of Modena e infine bombardata durante la Seconda guerra mondiale.

Il culmine dell’evento è stato l’inaugurazione di un piccolo monumento al Naviglio nel parco, una barchetta artistica realizzata dai volontari degli Amici della Darsena. Questo simbolo, ora parte del laghetto del parco, rappresenta un omaggio permanente al ricco patrimonio acquatico di Modena e un promemoria della sua importanza storica e ambientale.

La camminata è stata un successo. Questa giornata non solo ha rafforzato la consapevolezza ambientale tra i partecipanti, ma ha anche rafforzato il legame tra la città, la sua storia e i suoi cittadini.