L’8 novembre 2025, il Teatro delle Passioni di Modena (Via Antonio Peretti 9) ospiterà un evento di PianetaLab, il laboratorio nato con l’ambizione di creare soluzioni concrete e innovative per affrontare le grandi sfide del nostro tempo. L’evento è promosso dal Patto Europeo per il Clima, in collaborazione con il Comune di Modena e gli Europe-Direct dell’Emilia-Romagna.

 

Intitolato “Le ombre del digitale: i dati tra società e natura – Costruiamo insieme un Pianeta migliore!”, l’incontro segnerà il lancio di un progetto partecipativo che invita i cittadini a raccontare il loro rapporto con il territorio attraverso le storie di due insetti tipicamente modenesi: lucciole e cicale.

L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che, nel mondo contemporaneo, siamo immersi in un flusso continuo e spesso invisibile di dati. Questi dati, lungi dall’essere statici, si inseriscono nei processi umani e nei contesti non umani, adattandosi alle variazioni della natura, della società e del clima. Tuttavia, le persone, pur essendo le fonti primarie di questi dati, ne perdono facilmente traccia e faticano a percepirne concretamente i movimenti.

Il Parallelo tra Dati Invisibili e Natura 

PianetaLab osserva come una dinamica analoga all’invisibilità dei dati si manifesti anche nei confronti di alcuni elementi naturali che ci circondano. Nonostante svolgano un ruolo costante e fondamentale nelle nostre vite, spesso non li riconosciamo né li apprezziamo pienamente, dandoli per scontati. L’evento ha lo scopo di creare connessioni più attive e consapevoli tra le persone e questi elementi naturali che abitano il loro quotidiano.

La serata prenderà il via alle Ore 18, dopo i saluti istituzionali dell’ambasciatore del Patto per il Clima e Presidente di Pianeta Stefano Rimini e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Modena Andrea Bortolamasi, con la proiezione del film Data Shadows, un’opera che mette in luce la difficoltà di percepire il movimento dei dati. A introdurre il film sarà Sabina Leonelli, creatrice del film i e co-direttrice di Pianeta Lab, nonché Professoressa all’Università Tecnica di Monaco.

Seguirà la Tavola Rotonda, moderata da Alan Cappelli (Ambasciatore Patto Europeo per il Clima), che vedrà la partecipazione di Niccolò Patelli (GMSN e UniMoRe), Sabina Leonelli e Davide Ferraresi (Presidente di Legambiente Emilia Romagna). La discussione si confronterà direttamente sulle “ombre del digitale” e sul modo in cui i dati riescono, o non riescono, a catturare il nostro rapporto profondo con la natura.

Il dibattito sarà aperto alle Ore 19:30 da Laura Ferrari (Consigliera Comunale AVS) e Alessio Bastai (Presidente di Nea quotidiano).

A seguire, la presentazione del progetto “Tra Lucciole e Cicale,  Storie di Incontri e Voci Cittadine”. Il progetto prende ispirazione dal successo del progetto Nightingale del Museum für Naturkunde di Berlino, che tra il 2018 e il 2019 ha raccolto registrazioni del canto degli usignoli realizzate dai cittadini. PianetaLab ambisce a replicare questo approccio partecipativo, ma concentrandosi sulle lucciole e le cicale come protagoniste locali.

L’idea centrale è raccogliere e raccontare le storie delle persone in relazione a questi insetti, utilizzando la narrazione personale come strumento di connessione. Questo è un tentativo mirato per integrare i dati “quantitativi” utilizzati dalla pubblica amministrazione – come il conteggio di piante, animali e insetti o la quantificazione della qualità dell’aria – con l’esperienza vissuta e non sempre riflessa da quei numeri.

Un Archivio di Memoria Collettiva

Pianeta Lab invita gli abitanti di Modena e provincia a condividere ricordi, esperienze o riflessioni. I contributi accettati sono vari e inclusivi: testi scritti, registrazioni audio (come messaggi vocali o il canto di una cicala), disegni, illustrazioni e fotografie. Sebbene i contributi restino anonimi, è molto utile specificare dove e quando la storia si è svolta.

La piattaforma digitale- che trovate qui  – diventerà un archivio aperto e accessibile dove le storie individuali si intrecceranno in una memoria collettiva. Queste narrazioni non saranno fini a sé stesse; verranno utilizzate per creare connessioni, mostre, collage e laboratori. In questo modo, le storie raccolte ci aiuteranno a impostare attività future e a comprendere ciò che gli insetti ci insegnano sulla nostra città in relazione a inquinamento, qualità dell’aria, illuminazione e biodiversità.

Per partecipare al progetto e inviare il tuo contributo, clicca qui: https://pianeta-lab-storia.vercel.app/

Per iscriversi all’evento, qui il link  https://www.pianeta.org/pianetalab/eventi-fatti-digitali-e-societa-democratica-2/

 

E’ partito il progetto “Attraverso lo Sguardo dell’Altro” – Percorsi di Intercultura, realizzata con il sostegno della Regione Emilia-Romagna  e coordinata da Pianeta insieme ai partner Porta Aperta e Università di Modena e Reggio Emilia. Il progetto mira a trasformare le comunità locali, in primis Modena, in un laboratorio di dialogo e coesione sociale. Modena ha una popolazione con oltre il 15% di residenti di origine straniera ma spesso il contributo e l’identità delle comunità migranti rimangono riconosciuti in modo parziale. Il progetto nasce quindi per superare le barriere linguistiche e il rischio di isolamento delle comunità straniere e in primis dei nuovi arrivati (soprattutto rifugiati) e, al contempo, per contrastare la diffidenza e gli stereotipi che possono insorgere tra i cittadini nativi.

Il nostro obiettivo è quindi quello di promuovere il dialogo interculturale e interreligioso, rafforzando la coesione sociale e restituendo dignità e visibilità ai percorsi delle persone migranti. Vogliamo far emergere narrazioni alternative, valorizzando le storie individuali e collettive per riscoprire un senso di appartenenza a una comunità più ampia e plurale.

    

Un Approccio Partecipativo

La forza del progetto risiede nel suo approccio partecipativo. Le persone migranti e rifugiate non sono considerate beneficiari passivi, ma veri e propri artisti, guide, narratori e protagonisti delle iniziative. Questo approccio è intergenerazionale – coinvolge giovani, seconde generazioni e adulti – ed è anche digitale e inclusivo, utilizzando piattaforme e social media per ampliare l’accesso e la visibilità, in linea con la promozione della cittadinanza globale e della cultura dei diritti.

Le Collaborazioni: Una Rete per la Coesione

Il successo di “Attraverso lo Sguardo dell’Altro” è garantito dalla partnership con istituzioni e realtà fondamentali del territorio modenese, tra cui l’Università di Modena e Reggio Emilia e Porta Aperta, che si occupa dell’accompagnamento dei beneficiari provenienti dai progetti di accoglienza.

Il progetto prevede una serie di attività, tra cui la proiezione di documentari sulla migrazione, incontri musicali  in cui artisti migranti, rifugiati e richiedenti asilo uniscono le loro esibizioni musicali al racconto della propria storia personale e del legame con la cultura d’origine, un laboratorio che sfocerà in una mostra collettiva e un tour per la città di Modena, ideato e condotto dai richiedenti asilo.

Vuoi Far Parte del Dialogo? Unisciti a Noi!

Il progetto è un cantiere aperto e la collaborazione della cittadinanza è fondamentale per rafforzare la coesione sociale. Se siete interessati a contribuire come volontari, partner o semplicemente a partecipare attivamente ai laboratori e agli eventi, vi invitiamo a contattare la segreteria di Rete Pianeta APS. Scrivici per collaborare a: segreteria@pianeta.org

Questo progetto è il nostro modo di costruire una comunità più consapevole e inclusiva, riconoscendo che ogni storia individuale è una nota essenziale nella sinfonia della nostra città.

Sabato 28 settembre, alle 17.45, il Teatro delle Passioni di Modena ospiterà l’evento di lancio di Pianeta Lab Modena, nuovo laboratorio di partecipazione e innovazione promosso da Pianeta APS con il patrocinio del Comune di Modena.

L’iniziativa si aprirà con una tavola rotonda dal titolo “Fatti digitali e società democratica: quando e come fidarci dell’informazione trovata online?”, introdotta da Stefano Rimini e Sabina Leonelli. Al dibattito interverranno Raffaele Lupoli (direttore di EconomiaCircolare.com), il sindaco Massimo Mezzetti e la stessa Sabina Leonelli, con la moderazione di Marco Belforti (Studio Savarin).

Alle 19.30 sarà la volta della performance teatrale dei FanniBanni’s, giovane compagnia formata da Rocco Ancarola, Gabriele Anzaldi, Giorgia Iolanda Barsotti, Giorgia Favoti e Nicoletta Nobile, diplomati presso l’Accademia di ERT – Emilia Romagna Teatro. Il gruppo, finalista al Premio Scenario 2021 con “Biancaneve e i sette nazi” e al Premio Scenario 2023 con “0®4 (Suoni dal remoto attuale)”, ha portato avanti progetti innovativi come “Tutte le immagini scompariranno” e si è distinto vincendo il bando SIAE Per chi crea 2023 con “Inizia con la lettera A”. A Modena proporrà una riflessione creativa e provocatoria sul tema della disinformazione, intrecciando linguaggio teatrale e attualità.

La serata si concluderà alle 20 con un aperitivo conviviale, sostenuto da CoopAlleanza 3.0, pensato per proseguire il dialogo in modo informale tra pubblico e relatori. Sarà inoltre presente lo stand di inEuropa, con materiali e risorse gratuite per la cittadinanza attiva.

L’appuntamento modenese inaugura il percorso locale di Pianeta Lab, che fino al 2026 svilupperà eventi e laboratori per costruire soluzioni condivise alle sfide ambientali, sociali e democratiche del nostro tempo.

Un nuovo spazio di partecipazione e innovazione sociale prende vita tra Bologna e Modena: si chiama Pianeta Lab ed è promosso da Pianeta APS insieme all’Ethical Data Initiative e all’Università Tecnica di Monaco. L’obiettivo è ambizioso: affrontare le grandi sfide socio-ambientali del nostro tempo mettendo in dialogo cittadini, istituzioni, imprese, ricercatori e associazioni.

Il progetto, che durerà fino a dicembre 2026, prevede dieci eventi in dieci città italiane, con attività che spaziano da tavole rotonde a spettacoli teatrali, da camminate urbane a laboratori di co-creazione. L’idea è trasformare i momenti di confronto in soluzioni concrete e condivise, con il supporto del mondo scientifico. Quattro i filoni tematici principali: intelligenza ambientale, salute fisica e mentale, democrazia e informazione, lavoro e formazione.

Il lancio è fissato per il prossimo weekend: il 26 settembre a Bologna all’EX-Dynamo, con l’evento “Bologna Intelligente, come re-inventiamo la mobilità con l’AI?”, dedicato al progetto del Digital Twin e al ruolo delle tecnologie digitali nella gestione della mobilità urbana. Il 28 settembre a Modena, al Teatro delle Passioni, il focus sarà invece su disinformazione e società democratica, con una tavola rotonda che vedrà la partecipazione di esperti, istituzioni e giornalisti, seguita da una performance teatrale dei FanniBanni’s e da un momento conviviale.

Accanto agli eventi, è stata avviata una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Ginger, con il sostegno di Emilbanca, per finanziare le attività del laboratorio. Ogni contributo, sottolineano i promotori, non è solo una donazione, ma “un investimento in un futuro più giusto e sostenibile”.

A guidare Pianeta Lab sono la professoressa Sabina Leonelli, docente di Filosofia e Storia della Scienza e della Tecnologia alla TUM e co-direttrice dell’Ethical Data Initiative, e Stefano Rimini, giornalista, attivista e presidente di Pianeta APS, ambasciatore del Patto Europeo per il Clima. Con loro un team di collaboratori impegnati a trasformare idee e visioni in azioni concrete.

Pianeta Lab invita cittadini, attivisti, associazioni e istituzioni a partecipare ai prossimi eventi e a sostenere la campagna. Informazioni e registrazioni sono disponibili sul sito www.pianeta.org/pianetalab.

Comunità al Centro dello Sviluppo

Nella cornice della 58ª Assemblea Annuale dell’Asian Development Bank (ADB), Pianeta ha partecipato a Milano alla sessione “Engaging Stakeholders Meaningfully on Sustainable Development Projects”, organizzata in collaborazione con il Freshwater Action Network South Asia (FANSA) e il Partnership for Transparency Fund (PTF). L’incontro ha riunito esperti, attivisti, rappresentanti della società civile e professionisti del settore pubblico per discutere strategie di coinvolgimento comunitario nei progetti di adattamento e mitigazione climatica. In questo contesto, è stata presentata sia l’esperienza degli Ambasciatori del Patto per il Clima a livello UE, sia l’esperienza locale di Pianeta come rete indipendente impegnata su giustizia sociale e ambientale.

Comunità come partner attivi, non beneficiari passivi

Ani Paltajyan, cofondatrice di Climapolis, ha presentato il nuovo Stakeholder Engagement Policy dell’ADB, in vigore dal 2026, evidenziando che le comunità devono essere considerate partner attivi, soprattutto donne, giovani e gruppi emarginati, per assicurare progetti più inclusivi e sostenibili.

Samira Shakya (FANSA) ha illustrato il progetto Rising for Rights, attivo in 7 paesi del Sud Asia, che utilizza il monitoraggio partecipativo per migliorare i servizi igienici, coinvolgendo direttamente gruppi vulnerabili. In Pakistan è stato attivato un fondo da 1 milione di dollari, mentre in Nepal il dialogo con le autorità ha portato a tutele concrete per i lavoratori.

In Sri Lanka, Dr. Vinya Ariyaratne ha presentato l’approccio integrato 5R di Sarvodaya, che combina risposta ai disastri e resilienza comunitaria. Con oltre 15.000 comunità coinvolte, il modello ha dimostrato che l’autogestione da parte delle comunità favorisce efficacia e sostenibilità

Un’agenda di collaborazione e inclusione

L’incontro ha mostrato come approcci partecipativi possano Rafforzare l’efficienza nell’uso dei fondi climatici, ridurre i conflitti grazie al dialogo anticipato, aumentare l’efficacia e l’equità delle soluzioni implementate e offrire spazi reali per le voci delle comunità vulnerabilà.

La partecipazione come leva di giustizia climatica

L’incontro ha fornito anche un chiaro messaggio per i decisori politici: i progetti di sviluppo e adattamento climatico più efficaci sono quelli che mettono al centro le comunità. Investire in meccanismi partecipativi, monitoraggio comunitario, e rafforzamento della società civile non è solo giusto: è anche strategico per ottenere risultati duraturi.

Venerdì 21 febbraio 2025 si terrà, presso il Centro Servizi Didattici della Facoltà di Medicina e Chirurgia UNIMORE (Via del Pozzo 71 – MODENA), l’evento “Il futuro degli adolescenti tra sport, alimentazione, salute mentale ed ambientale e prevenzione”, realizzato nell’ambito del Progetto MòReS e organizzato dal Comune di Modena e dall’Università di Modena e Reggio-Emilia (UNIMORE).

IL PROGETTO MòReS è rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del territorio modenese, e nasce con l’obiettivo di creare un ponte tra il mondo della ricerca accademica e le scuole secondarie di secondo grado del territorio modenese, con attenzione all’adolescenza e agli aspetti della salute e del benessere biologico e mentale.

I relatori dell’evento saranno: Marcello Pinti (Scienze della Vita, UNIMORE), Francesco Fidanza (S.C di Urologia, AOU Modena), Massimo Pellegrini (Scienza dell’Alimentazione e delle tecniche dietetiche applicate, Nutrizione e Sport, UNIMORE), Michele Zoli (Preside Facoltà di Medicina e chirurgia, UNIMORE), Federica Versari (Vicepresidente Pianeta APS – Avvocato Civilista), Antonio Persico (Ordinario di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza, UNIMORE), Stefano Rimini (Ambasciatore Patto Europeo per il Clima, Social Policy Advisor UNICEF).

Gli ambiti analizzati durante l’incontro riguarderanno tre tematiche specifiche: ‘Vaccini e prevenzione negli adolescenti’, ‘La salute alimentare e lo sport nell’adolescenza’, ‘Neuropsichiatria dello sviluppo, salute mentale ed ambientale’

A moderare l’incontro ci saranno: Lucia Michela Pia Fidanza – Dirigente Biologa, Medicina di Laboratorio, Baggiovara Andrea Leti Acciaro – Direttore Hub Regionale Chirurgia Mano, AOU Policlinico

Per partecipare all’evento la prenotazione può essere effettuata scrivendo la classe e il numero degli studenti al seguente indirizzo: segreteria@pianeta.org

Per informazioni: tel. 3518567746

Foto copertina by: www.freepik.com

 

Venerdì 7 febbraio 2025 si terrà, presso il Centro Servizi Didattici della Facoltà di Medicina e Chirurgia UNIMORE (Via del Pozzo 71 – MODENA), l’evento “Il futuro degli adolescenti tra sport, alimentazione, salute mentale ed ambientale e prevenzione”, realizzato nell’ambito del Progetto MòReS dell’Associazione Pianeta organizzato insieme al Comune di Modena e all’Università di Modena e Reggio-Emilia (UNIMORE).

 

Il PROGETTO MóReS è rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del territorio modenese, e nasce con l’obiettivo di creare un ponte tra il mondo della ricerca accademica e le scuole secondarie di secondo grado del territorio modenese, con attenzione all’adolescenza e agli aspetti della salute e del benessere biologico e mentale.

 

Saranno ospiti dell’evento: il Prof. Massimo Pellegrini – Unimore, il Prof. Antonio Persico – Ordinario di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza – Unimore, il Prof. Andrea Cossarizza – Unimore e concluderà il Dr. Francesco Fidanza – AOU Modena

 

Durante l’incontro saranno affrontati diversi temi e nello specifico: la salute alimentare e lo sport nell’adolescente; neuropsichiatria dello sviluppo salute mentale ed ambientale; vaccini e prevenzione negli adolescenti  

 

Moderatori dell’incontro saranno: Fidanza Lucia Michela Pia, Rimini Stefano (Presidente di Pianeta), Leti Acciaro Andrea

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È stata realizzata, insieme all’associazione culturale Artisti Drama, un’attività innovativa di guerriglia marketing sul tema dell’eco ansia e di come i giovani vivono il cambiamento climatico. L’azione è stata denominata “Ciò che ci lega, ciò che ci soffoca”.

Artisti dramma è riuscita a coinvolgere un gruppo di giovani che, attraverso il teatro e i social media, hanno elaborato ed interpretato loro risposte sceniche su questi temi.

Il percorso è stato avviato attraverso un primo incontro di indirizzo con Pianeta per spiegare il progetto Modena per il clima e il tema per la guerriglia marketing. I ragazzi coinvolti hanno realizzato in maniera condivisa e laboratoriale una serie di messaggi che sono diventati arte scenica e social media e che saranno veicolati attraverso i siti e i canali social di Artisti Drama e di Pianeta.

Sabato 12 ottobre alle ore 15 è stata inaugurato il nuovo Parco del Laghetto tramite un evento ad hoc per celebrare la nuova apertura del Parco.

L’associazione Pianeta, partner del progetto “Partecipa”, ha partecipato all’inaugurazione del rinnovato Parco del Laghetto raccontando, insieme con il coordinatore del progetto Coopattiva, e gli altri partner – il Comitato Cittadini Modena Est e la Polisportiva Modena Est –  le varie attività svolte durante il percorso. 

L’evento ha celebrato il termine dei lavori di riqualificazione organizzando un evento di pesca libera e un apericena accompagnato dallo spettacolo organizzato dalla scuola d’arte Talentho e dalla performance del duo GEM.

I lavori di riqualificazione sono stati effettuati grazie al finanziamento di 333 mila euro di cui 156 mila stanziati dalla Regione Emilia-Romagna. Tra i lavori effettuati rientrano: la manutenzione di strutture già esistenti tra cui le giostre dedicate ai bambini, l’installazione di telecamere collegate al sistema di videosorveglianza cittadina, l’installazione di pali in legno per delimitare la sponda del lago, il ripristino del sistema di pompaggio e ossigenazione dell’acqua e la creazione di un impianto di basket. Inoltre, il parco è stato reso più accessibile grazie all’installazione di un bagno per persone con disabilità motorie e di un’altalena inclusiva. E’ stato, infine, realizzato il percorso pedonale nel lato ovest e sono state potenziate le luci. 

Il Parco del Laghetto ospiterà sabato 26 ottobre “Una passeggiata per l’ambiente“, dove saranno trattate tematiche legate alla storia dell’acqua e della pesca.

Si è svolto ieri il primo workshop “Giovani consapevoli del cambiamento climatico” presso il centro gestito dal Gruppo Volontari Crocetta – G.V.C. Il laboratorio si è svolto con la metodologia LEGO® SERIOUS PLAY® allo scopo di sensibilizzare i giovani sul cambiamento climatico.

L’esperienza si è realizzata nel, pomeriggio dove un gruppo di giovani ed il loro educatore si sono messi in gioco per riflettere sul tema. Il percorso è stato gestito dalla società in Europa, con due facilitatori certificati, che hanno ideato e realizzato un percorso di confronto rispetto a che cos’è il cambiamento climatico e, soprattutto, quali soluzioni mettere in pratica allo scopo di mitigare l’impatto.

L’incontro rientra nell’ambito del progetto Modena per il clima, realizzato in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, e continuerà il prossimo sabato pomeriggio con giovani della fascia d’età 8 10 anni.

Un momento importante per avvicinare i giovani, attraverso il gioco, ad una tematica quanto mai urgente.